“LA Pagina”
Militärstrasse 84
8005 Zurigo
Alla cortese attenzione della
Sig.ra Manuela Salamone Direttrice editoriale

Ginevra il 26 ottobre 2012

Gentile Sig. ra,

Nel giornale da Lei diretto “La Pagina” del 24 ottobre scorso è stato pubblicato un articolo, non firmato, dal titolo “Delusione su delusione”.

Il coraggioso redattore di questo articolo, che si nasconde dietro l’anonimato, ha senz’altro il diritto di dichiararsi personalmente deluso dallo svolgimento dell’incontro col Segretario del PD Pier Luigi Bersani, ma gli contesto il diritto di parlare a nome delle duecento “persone normali” presenti (… come se le altre cinquanta fossero “anormali”).

Posso affermare invece che il PD di Ginevra è estremamente orgoglioso di aver contribuito alla realizzazione dell’evento politico, rivolto alla comunità italiana, sicuramente più importante e significativo di questi ultimi decenni in Svizzera.
Posso altresì aggiungere che il Circolo PD di Ginevra ha ricevuto numerosi ringraziamenti e complimenti per aver organizzato quest’evento, che, è bene sottolinearlo, si è svolto secondo le indicazioni precise del comitato di campagna di Bersani, seguendo i suoi desideri e le sue intenzioni.

Che il Segretario Bersani abbia scelto la Svizzera per lanciare la sua campagna per le primarie del centro sinistra in Italia, lo considero di per sè, uno straordinario riconoscimento di quello che, ai suoi occhi, noi italiani nel mondo rappresentiamo di positivo per il nostro Paese.

Non mi risulta che ciò sia accaduto molto spesso, perciò considero che in quanto italiani all’estero, dovremmo esserne tutti fieri e onorati, piuttosto che lanciarci in diatribe steliri contrapponendo vecchia e nuova generazione di emigrati italiani.

Non è assolutamente vero che si sia parlato solo dei problemi dei ricercatori e dei giovani laureati costretti ad emigrare per manacanza di lavoro in Italia.
Tuttavia, non si può negare che questa drammatica realtà rappresenti un grosso problema per il nostro Paese.

Sono personalmente emigrato in Svizzera come operaio 47 anni fà, e penso di rappresentare, forse più dell’autore anonimo dell’articolo, quell’emigrazione di cui egli si fà abusivamente il portavoce..

Posso dichiarare che non soffro di alcun complesso di inferiorità nei confronti di chiunque possa esibire titoli e ceritificati di studio. Anzi, penso che noi tutti dovremmo mettere in comune le nostre esperienze e competenze per rilanciare il nostro Paese.
Per questo sono estremamente orgoglioso che l’Italia, fra le tante nefandezze degli ultimi tempi, continui, malgrado tutto, a produrre eccellenze riconosciute e apprezzate nel mondo, quali erano rappresentate dai ragazzi che attorniavano il Segretario Bersani sul palco a Ginevra.

Mi permetto di aggiungere che sarebbe opportuno segnalare al dotto redattore dell’articolo il vero senso della parola “oligarchico”, perché voglio sperare che non ci sia stata da parte sua nessuna intenzione di insultare il Segretario Bersani, ma semplicemente un uso maldestro della lingua italiana.

Gentile Direttrice, Le sarei grato se avesse la gentilezza di pubblicare questa mia replica all’articolo in questione sul prossimo numero de “La Pagina”.

Cordiali saluti da parte del PD di Ginevra
Alfiero Nicolini, segretqario