L’Italia allo sbando può contare ancora sull’aiuto degli italiani all’estero

L’8 maggio si è riunita a Berna l’assemblea nazionale del Partito Democratico in Svizzera  alla quale ha partecipato anche il Responsabile per gli Italiani nel mondo Eugenio Marino.

I lavori introdotti dalla presidente Anna Ruedeberg e dalla relazione del segretario Michele Schiavone hanno prodotto un fruttuoso e proficuo dibattito nel quale sono intervenuti assieme ai parlamentari Gianni Farina e Franco Narducci i segretari ed i presidenti in rappresentanza dei Circoli e gli eletti nell’Assemblea nazionale del Pd.

Il Partito Democratico in Svizzera si è interrogato sulle questioni d’attualità politica italiana ed europea, in particolare sugli aspetti e sulle conseguenze della crisi economica, monetaria e finanziaria che hanno investito la Grecia e l’Euro ed i risvolti sulle economie del Vecchio Continente, sull’azione del governo italiano nel contesto economico e sociale e sulle opinabili scelte legislative ed amministrative messe in campo in questa legislatura verso le sue comunità all’estero.

Infine l’assemblea ha espresso giudizi formulando proposte e rivendicazioni sul rapporto tra le organizzazioni territoriali presenti all’estero e la direzione nazionale del Pd.

Dalle considerazioni espresse ne discende un’ urgente necessità che le forze politiche riformiste, progressiste e sociali, il mondo produttivo, quello associativo, gli organismi di rappresentanza ed i singoli ritrovino un forte spirito d’iniziativa politica, per promuovere in Italia e all’estero un’incessante opera di sensibilizzazione.

A fronte del degrado civile e sociale che oggi affligge l’Italia  il Partito Democratico in Svizzera è convinto che un significativo contributo salutare possa venire, come già è successo nella storia recente, dalla partecipazione e dall’intervento dei cittadini residenti all’estero, che grazie all’esercizio del voto e alla loro presenza nelle istituzioni legislative nazionali potranno continuare a svolgere un ruolo di cerniera tra le istituzioni, le diverse economie e le società di insediamento per favorire definitivamente  l’incontro tra culture e far affermare lo spirito europeo.

Perciò il Pd in Svizzera richiama il governo italiano a mettere tra le priorità della propria agenda la revisione  delle forme di partecipazione dell’esercizio del voto all’estero alterato nella pratica da comportamenti criminosi ed illeciti che hanno portato all’allontanamento dal Senato del senatore Di Girolamo. Chiede al Governo e al Sottosegretario Mantica un ripensamento della decisione di rinviare le elezioni del Comites e del CGIE che contrariamente  alle ragioni enunciate nel decreto legge del 24 aprile produrrebbe un effetto deteriore di deterioramento, con l’irreparabile risultato di indebolire il sistema organizzativo e rappresentantivo che regge la rete delle  comunità all’estero. Perciò  il PD in Svizzera  chiede che si voti al più presto per rinnovare i Comites ed il CGIE ed organizzerà una massiccia partecipazione alla manifestazione europea che il CGIE, i Comites e le associazioni italiane all’estero stanno mettendo a punto per il 29 maggio a Francoforte sul Meno.

L’assemblea ha messo  in evidenza il bisogno di completare l’integrazione del Pd all’estero dentro gli organigrammi nazionali, quandanche ha espresso l’impegno di definire finalmente le proprie regole statutarie e, in occasione della prossima assemblea nazionale dei delegati che si terrà a Roma il 21 – 22 maggio, di giungere alla scelta dei suoi rappresentanti nella direzione nazionale e di darsi un coordinamento continentale, passaggi che dovranno concorrere a definire un programma di iniziative e di interventi per surrogare le attività politiche dei propri parlamentari nella circoscrizione estero.

Con l’avvio del tesseramento il Pd in Svizzera si pone l’obiettivo di rafforzare il proprio radicamento nella Confederazione elvetica e di promuovere costanti iniziative sul territorio, per mettersi all’ascolto e coinvolgere nella propria iniziativa anche le associazioni, le forze politiche e sindacali elvetiche che per affinità si richiamano al centrosinistra italiano. La vigilia del 150° anniversario dell’Unità d’Italia impegnerà il Pd in Svizzera  ad aggiornare e definire nuove strategie e politiche di breve e medio termine per gli italiani all’estero, che saranno proposte in un seminario programmato per l’autunno. Il Pd presenterà  un programma sull’italianità in Svizzera, sulla presenza dei partiti politici italiani all’estero, sulle politiche della formazione, della divulgazione della lingua e della cultura italiana e degli strumenti necessari per realizzarla, sul sistema Italia all’estero, sulla  mobilità delle nuove figure professionali dentro e fuori i confini nazionali, sulla presenza delle istituzioni di rappresentanza italiana all’estero come anche sui rapporti che il pd tiene con le forze politiche e le istituzioni in Europa.

Attenzione particolare sarà posta al lavoro specifico sul territorio elvetico ed in questo senso il Partito Democratico in Svizzera  parteciperà alla campagna referendaria sulla 4° revisione della legge sulla disoccupazione in votazione nel mese di settembre, alle nuove forme d’integrazione e di partecipazione alla vita sociale e politica degli italiani in Svizzera.

Segreteria Nazionale PD-Svizzera